Lucrezia Roverella Pio
alla Corte Estense
 
Prefazione di Graziano Pattuzzi (Sindaco di Sassuolo)

Bisogna conoscere il passato per poter degnamente costruire il futuro. Dalla conoscenza di un passato tanto ricco quanto glorioso e prestigioso come quello della “Casata Estense” si possono riscoprire storie particolari, cariche di significati, quanto mai moderne, quanto mai attuali.

Come quella di Lucrezia Roverella, meno nota del marito e dei discendenti, altrettanto importante, altrettanto o forse più determinante per un territorio così vasto da unire idealmente Sassuolo e Ferrara.

Dalla “restituzione” ai sassolesi di piazzale Roverella alla restituzione ai posteri della storia di Lucrezia Roverella, il passo è breve.

Pochi mesi fa Sassuolo ha restituito alla dignità che le si confaceva piazzale Roverella: uno degli angoli più affascinanti di una città conosciuta ai più come “capitale delle ceramiche”, ma che ha al suo interno un patrimonio artistico culturale di prim’ordine. Uno scorcio di Sassuolo dal quale poter ammirare in tutto il suo splendore il “fontanazzo”, emblema di quel palazzo Ducale dimora estiva di Lucrezia e dei suoi discendenti.

Oggi riscopriamo dalle abili ricerche di Maria Teresa Mistri Parente la storia di una donna che ha saputo governare, pur rimanendo in disparte, un territorio importante oggi come lo era allora.

Un’iniziativa che merita sicuramente il plauso di tutta la comunità, non fosse altro perché restituisce ai posteri una figura tanto prestigiosa quanto umana e caritatevole.

Graziano Pattuzzi